martedì 31 maggio 2011
La grazia in qualche modo - Oscar Wilde
La grazia in qualche modo, il fiore delle cose sfugge
a noi, i più miseri di tutti, i più infelici.
Noi che per pietà dobbiamo
vivere la vita di altri non la nostra. E poi distruggerla
con tutto dentro. Era ben diverso
quando l'anima e corpo pareva si fondessero
in sinfonie mistiche.
lunedì 30 maggio 2011
Sogno - E. A. Poe
In visioni di notturna tenebra
spesso ho sognato svanite gioie -
mentre un sogno, da sveglio, di vita e di luce
m' ha lasciato col cuore implacato.
Ah, che cosa non è sogno in chiaro giorno
per colui il cui sguardo si posa
su quanto a lui è d' intorno con un raggio
che, a ritroso, si volge al tempo che non è più?
spesso ho sognato svanite gioie -
mentre un sogno, da sveglio, di vita e di luce
m' ha lasciato col cuore implacato.
Ah, che cosa non è sogno in chiaro giorno
per colui il cui sguardo si posa
su quanto a lui è d' intorno con un raggio
che, a ritroso, si volge al tempo che non è più?
venerdì 27 maggio 2011
mercoledì 25 maggio 2011
Poesia di Saffo traduzione di S. Quasimodo
Prendi il mio cuore
e portalo lontano,
dove nessuno ci conosce,
dove il tempo non esiste ,
dove possiamo incontrarci,
senza etá e ricordi,
senza passato.
Con una luce che nasce all'orizzonte
e un domani sereno e silenzioso.
e portalo lontano,
dove nessuno ci conosce,
dove il tempo non esiste ,
dove possiamo incontrarci,
senza etá e ricordi,
senza passato.
Con una luce che nasce all'orizzonte
e un domani sereno e silenzioso.
venerdì 20 maggio 2011
A Pelusa - Luis Sepulveda
L’ultimo suono del tuo addio,
mi disse che non sapevo nulla
e che era giunto
il tempo necessario
di imparare i perché della materia.
Così, tra pietra e pietra
seppi che sommare è unire
e che sottrarre ci lascia
soli e vuoti.
Che i colori riflettono
l’ingenua volontà dell’occhio.
mi disse che non sapevo nulla
e che era giunto
il tempo necessario
di imparare i perché della materia.
Così, tra pietra e pietra
seppi che sommare è unire
e che sottrarre ci lascia
soli e vuoti.
Che i colori riflettono
l’ingenua volontà dell’occhio.
martedì 17 maggio 2011
Vengano infine - José Saramago
Vengano infine le alte allegrie,
le ardenti aurore, le notti calme,
venga la pace agognata, le armonie,
e il riscatto del frutto, e il fiore delle anime.
Che vengano, amor mio, perché questi giorni
son di stanchezza mortale,
di rabbia e agonia
e nulla.
le ardenti aurore, le notti calme,
venga la pace agognata, le armonie,
e il riscatto del frutto, e il fiore delle anime.
Che vengano, amor mio, perché questi giorni
son di stanchezza mortale,
di rabbia e agonia
e nulla.
Coloro che hanno le stelle favorevoli - William Shakespeare
Coloro che hanno le stelle favorevoli
si vantano pure di pubblici onori e di magnifici titoli,
mentre io, cui la fortuna nega un simile trionfo,
gioisco, non visto, di ciò che più onoro.
I favoriti dei grandi principi schiudono i loro bei petali
Come la calendula sotto l’occhio del sole,
lunedì 9 maggio 2011
E venne da noi un adolescente - Peppino Impastato
E venne da noi un adolescente
dagli occhi trasparenti
e dalle labra carnose,
alla nostra giovinezza
consunta nel paese e nei bordelli.
Non disse una sola parola
nè fece gesto alcuno:
questo suo silenzio
e questa sua immobilità
hanno aperto una ferita mortale
nella nostra consunta giovinezza.
Nessuno ci vendicherà:
la nostra pena non ha testimoni.
sabato 7 maggio 2011
Nella follia - Joumana Haddad
Catturare il firmamento e lambire le nubi
Prendere in prestito la bufera
Lasciandomi alle spalle le lacrime zampillanti
Lacrime zampillanti
E me ne andrò.
Non inseguire l’equilibrio
Non soffocare le grida
Danzare sull’acqua
Dirigendomi verso l’altra sponda
venerdì 6 maggio 2011
Onde Colte - Caffè letterario - Intervista a Joumana Haddad
Per ascoltare l'intervista:
http://radiorientale.unior.it/index.php/onde-colte/62-caffe-letterario/262-joumana-haddad-e-il-suo-nuovo-libro-qho-ucciso-shahrazad
Ospite di Caffè Letterario Joumana Haddad, scrittrice, poetessa, traduttrice e giornalista libanese a Napoli per presentare il suo nuovo libro Ho ucciso Shahrazad, confessioni di una donna araba arrabbiata.Il libro: Un saggio narrativo cerca di scardinare gli stereotipi legati all'immagine della donna araba. Rivela le speranze e le debolezze delle donne arabe, le sfide che si trovano ad affrontare e i problemi che vivono, talvolta provocano o ignorano. In queste pagine Joumana Haddad, protagonista della cultura libanese contemporanea, sconfigge cliché, tabù e restrizioni panche attraverso il racconto della sua vita: dalla lettura del marchese de Sade a dodici anni alle sue prime poesie erotiche, alla fondazione della rivista "jasad" ("corpo" in arabo) e alle altre esperienze che l'hanno formata come donna, come poetessa, come intellettuale impegnata.
L'autrice: Joumana Haddad è responsabile delle pagine culturali del quotidiano libanese An Nahar. È anche la capo redattrice di Jasad, una rivista in lingua araba specializzata nelle arti e la letteratura del corpo. È stata dal 2007 al 2011 l’amministratrice dell’IPAF o Booker arabo, un premio letterario che ricompensa ogni anno un romanzo arabo, e ora fa parte del comitato dei gestori del premio. Ha già pubblicato varie raccolte di poesia. Scrive anche racconti. I suoi libri sono stati tradotti e pubblicati in molti paesi del mondo. Poliglotta, parla sette lingue.
Arrivederci bandiera rossa - Evegenij Evtushenko
Arrivederci, bandiera rossa-
dal Cremlino scivolata giù
non come ti innalzasti,
agile,
lacera,
fiera,
sotto il nostro esecrare
sul fumante reichstag,
sebbene pure allora
intorno all'asta, truffa si attuasse.
giovedì 5 maggio 2011
Ci fu spazio nella mia carne per te - Alda Merini
Ci fu spazio nella mia carne per te,
per te solamente
che volevi l'amplesso dei miei giorni;
un lungo peregrinare segreto
d'amore in amore
di tempio in tempio.
Una rosa mi tremava
sul ciglio delle dita
come se fosse carta di un veliero
e finalmente mi rompesti
le acque squisite della vita.
lunedì 2 maggio 2011
Io non posso - Pedro Salinas
Io non posso darti di più
Non sono più di quello che sono.
Ah come vorrei essere
sabbia, sole in estate!
Che ti sdraiassi
rilassata a rilassarti.
Che mi lasciassi
il tuo corpo quando te ne vai, orma,
tenera, tiepida, indimenticabile.
Non sono più di quello che sono.
Ah come vorrei essere
sabbia, sole in estate!
Che ti sdraiassi
rilassata a rilassarti.
Che mi lasciassi
il tuo corpo quando te ne vai, orma,
tenera, tiepida, indimenticabile.
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